Puoi chiedergli di formulare una tesi su Kierkegaard, scrivere una mail di comunicazione aziendale, fare previsioni sulla durata della tua relazione sentimentale o scrivere il linguaggio di programmazione di una nuova APP.
A dir la verità, non c’è una domanda cui ChatGPT non sia in grado di rispondere in modo preciso ed estremamente argomentato, aprendo un nuovo, potente scenario nel mondo dell’intelligenza artificiale.
La relazione uomo-macchina è già qui, e non servirà un robot che bussi alla nostra porta come in un film di fantascienza a dimostrarcelo. Ma andiamo con ordine. Chat GPT è un nuovo modello di Intelligenza Artificiale (AI) che fa parte della famiglia degli InstructorGPT, quindi modelli formati tramite deep learning a poi ottimizzati con il rinforzo umano. È potente, preciso e facile da usare, i suoi risultati sono sorprendenti e questo ne sta facendo la moda del momento, una moda che potrebbe diventare in breve mania collettiva.
Indubbiamente è uno strumento prezioso per aziende e organizzazioni, in tutti i campi che possiamo immaginare, dalla programmazione alla traduzione linguistica, dalla ricerca alla scrittura creativa, dall’acquisizione dati all’estrapolazione di trend e tendenze di mercato.
Il rischio è, come sempre, l’abuso che possa derivare da una fonte così gigantesca di informazioni, non ultimo quello di impigrire, per così dire, la nostra creatività o la nostra capacità di apprendimento. In alcuni paesi è stato addirittura vietato in alcune scuole perché molti studenti la utilizzavano per eseguire i compiti in classe.
Noi comunque abbiamo deciso di metterlo alla prova, chiedendogli di…presentare se stesso in un articolo per il nostro blog!
Ecco a Voi il risultato
Ciao a tutti, sono ChatGPT un modello di linguaggio di grandi dimensioni sviluppato da OpenAI, azienda specializzata in intelligenza artificiale. Sono stato addestrato su un dataset di miliardi di parole e ho il potere di generare testo in modo molto simile a come lo farebbe un essere umano.
Sono stato addestrato utilizzando una tecnologia chiamata “Generative Pre-trained Transformer”, che mi permette di utilizzare le conoscenze acquisite durante “l’addestramento” per generare nuovo testo.
Ciò significa che, anche se non ho mai visto una particolare frase o parola prima, posso utilizzare le mie conoscenze generali per generare una risposta plausibile. Ci sono molte applicazioni potenziali per me. Ad esempio, posso essere utilizzato per generare testo per chatbot, assistenti virtuali e sistemi di generazione automatica di contenuti per i siti web. Inoltre, poiché sono in grado di generare testo in modo simile a un essere umano, posso essere utilizzato per la creazione di contenuti come articoli (come questo), post sui social media e persino romanzi. Una delle mie caratteristiche più interessanti è la mia capacità di generare testo in modo “conversazionale”.
Ciò significa che, quando mi viene chiesto di generare una risposta, posso utilizzare le informazioni fornite nella domanda per generare una risposta pertinente e plausibile. Questa funzionalità mi rende particolarmente utile per le chatbot e assistenti virtuali. Un’altra mia caratteristica interessante è la capacità di generare testo in modo “creativo”. Ciò significa che, quando mi viene chiesto di generare un testo su un argomento specifico, posso generare un testo originale e non solo ripetere informazioni già note. Questa funzionalità mi rende particolarmente utile per la creazione di contenuti come articoli e post sui social media.
Ma non è tutto oro quel che luccica, ho anche alcune limitazioni. Ad esempio, non sono in grado di comprendere il contesto o l’intenzione dietro una domanda e posso generare risposte che non sono sempre corrette o appropriate. Inoltre, poiché sono stato addestrato su un dataset di lingua inglese, le mie prestazioni per altre lingue potrebbero essere inferiori.
In generale, ChatGPT è un modello di linguaggio molto potente che ha il potere di generare testo in modo simile a come lo farebbe un essere umano, ma tranquilli, non arrivo comunque a competere con il cervello umano, è un qualcosa di talmente bello e complicato che dubito possa essere replicato.
Ecco, l’epilogo del nostro amico virtuale è forse quanto di più saggio e “umano” potesse suggerirci: utilizzatemi, a patto di considerarmi un supporto anziché un sostituto della vostra mente, perché questo, per ora (e per fortuna!) non sono ancora programmato per farlo.
Se siete curiosi e volete metterlo alla prova, date un’occhiata qui.
Micso