È sempre la stessa storia: arriva l’estate, scoppia il clima torrido, e in tv è tutto un proliferare di consigli-clichè su come metterci al riparo dai rischi del caldo. Ma qualcuno ha mai pensato di rivolgersi anche ai nostri device?

Eh sì, perché se di sentirci dire di bere tanta acqua, non uscire nelle ore più calde e mangiare tanta frutta e verdura non ne possiamo più, probabilmente non sappiamo esattamente come proteggere dal caldo loro, i nostri compagni elettronici, esposti in questo periodo ad un surriscaldamento che può stressare enormemente le componenti del pc, rischiando di abbassare le prestazioni fino alla rottura definitiva.

E allora vediamo come affrontare al meglio questo argomento “scottante”.

Quando utilizziamo il nostro pc, soprattutto quando lo sottoponiamo a operazioni impegnative come il gaming o l’utilizzo di programmi pesanti (anche contemporaneamente), l’hardware è sottoposto a uno sforzo maggiore e all’utilizzo di più energia. Questo si traduce con la generazione di calore. Se d’inverno è più facile mantenere il computer refrigerato, d’estate le elevate temperature esterne fanno sì che l’aria che entra dalle ventole non sia abbastanza fresca da raffreddare al meglio le componenti del nostri PC.

Come proteggerlo, dunque?

Il metodo più funzionale è quello di munirsi di un sistema di raffreddamento a liquido o ad aria per la CPU o la GPU. I più esperti possono provvedere autonomamente acquistando un dissipatore online, altrimenti si può chiedere al centro di assistenza elettronica più vicino.

Ma come funziona?

Semplice! Nei sistemi All In One (tutto in uno) un liquido refrigerante attraversa dei tubi che arrivano ad un cosiddetto Waterblock, ossia un dispositivo che va applicato sul processore o su altre componenti da raffreddare, e che ha il compito di assorbirne il calore. Il liquido così scaldato viene poi rinfrescato dalle ventole e dal radiatore e reimmesso in circolo, ricominciando la refrigerazione in modo perpetuo.

Più economici invece, ma meno efficaci, sono i dissipatori ad aria, dove una ventola aiuta il raffreddamento dei componenti senza l’ausilio di acqua o radiatori.

Questi due sistemi sono molto più economici delle soluzioni cosiddette custom (personalizzate), nelle quali il liquido, composto da acqua ed altri additivi, ha un maggior potere refrigerante anche grazie a tubi e radiatori più grandi che consentono di raffreddare più componenti contemporaneamente.

Questa soluzione è sicuramente più efficiente ma richiede una mano più esperta, tanta manutenzione e attenzione poiché, in caso di perdite del liquido, il PC potrebbe compromettersi. Infatti l’acqua e i liquidi in generale sono deleteri per i dispositivi elettronici. Specialmente per un PC, avere un flusso di liquidi al suo interno lo espone a rischi spesso inaspettati, occhio quindi alle perdite!

Raffreddamento a liquido custom: tubi più grandi, liquidi specifici, sistema più ingombrante e complesso.

Come per tutte le cure efficaci, però, la prevenzione è il passo più importante. E la miglior prevenzione possibile, in questo caso, è quella di pulire regolarmente il nostro pc. Il più grande nemico dei dispositivi elettronici, infatti, è sicuramente la polvere.

Il computer andrebbe pulito ALMENO una volta l’anno, specialmente prima del periodo estivo. La polvere intasa infatti sistemi di areazione, filtri e ventole, impedendo il corretto flusso dell’aria e facendo aumentare le temperature.  

Anche una operazione di refrigerazione come quella su descritta, affinchè sia efficace, richiede una pulizia ricorrente del PC. Basterà un semplice compressore da garage o una bomboletta ad aria compressa per liberare i componenti dalla polvere che si è depositata nel tempo.

Non è invece consigliato lasciare aperto il vano del PC, poiché interromperebbe il flusso positivo creato dalle ventole, favorendo ulteriore ingresso di polvere.

Può aiutare, in generale, tenere il PC nella stanza più fresca che abbiamo, lontano dalle finestre per evitare il contatto con il sole. Nella stagione invernale è sicuramente indicato tenere il Computer lontano dai radiatori del riscaldamento. Per il resto…beh… forse il metodo più efficace di tutti resta quello di spegnere il PC, uscire di casa e tuffarsi  e capofitto nella prima spiaggia disponibile, lasciando i nostri amici elettronici a rilassarsi durante le afose giornate estive.