L’aria apparentemente timida è tradita da una chioma rosso fuoco che non passa certo inosservata.
E in effetti Lorenza, grafica che ha fatto del colore il suo mestiere, è un bel mix di contraddizioni creative.

Introversa, poco propensa a raccontare di sé, in genere preferisce esprimersi attraverso i suoi disegni, ma quando le chiedi di parlare del suo lavoro, intesse una storia piena di trame. Possibilmente su carta stampata.

Il profumo delle cose tangibili

“Sono una grafica, amo tutto ciò che è disegno, arte, colore, ma prediligo le realizzazioni su carta. Quelle che posso vedere, toccare, annusare. C’è uno scarto impagabile tra l’ideazione di un progetto e la sua realizzazione fisica, attraverso le infinite possibilità offerte dal supporto materico, che il digitale non potrà mai restituire.  Per me il progetto editoriale è un progetto sacro, qualcosa che assomiglia più all’idea di libertà, creatività e tangibilità. Un “oggetto” fisico che diventa l’emblema delle tue fatiche.

Qui, tra le tante cose che ci sono da fare, ho avuto modo di concentrarmi proprio su ciò che amo di più, appunto l’editoria. Pur occupandomi di grafica a 360 gradi, vengo maggiormente impiegata nel disegno creativo per illustrare manifesti, brochure, riviste, pannelli, etichette e tutto ciò che può essere stampato. E ci vuole tanta attenzione: un refuso che su web può essere corretto con un click, uscito dalla tipografia può invalidare migliaia di copie!  

Sono entrata in MICSO 3 anni fa, alla mia prima esperienza professionale, dopo il liceo artistico e il diploma all’Accademia delle Belle Arti. Avevo fatto, però, uno stage formativo in una piccola bottega di legatoria nel cuore dell’Emilia. Un’esperienza meravigliosa che porterò sempre nel cuore. Ho imparato, con ago e filo, a cucire i libri a mano. Arrivavano le persone più disparate, dal ragazzo che doveva rilegare la tesi al vecchio giornalista che portava in dote i quotidiani su cui aveva costruito una carriera. Esperienze di vita, o vite intere, che parlavano attraverso la carta.

Lì ho realizzato che il nostro mestiere, in fondo, è quello di suscitare emozioni.

Sono stata fortunata a trovare da subito una realtà professionale come questa, che mi permette di imparare cose nuove ogni giorno.

Trovarmi in un gruppo che conta aziende differenti è una vera risorsa per la creatività! Tecnologia, comunicazione, vino: si può spaziare tra brand e progetti e non ci si annoia mai! In più c’è un clima di grande collaborazione: al risultato si arriva insieme, unendo idee ed esperienze.

Siamo tutti giovani e ci aiutiamo a vicenda. Io poi devo dire grazie in modo particolare a Federico, il mio mentore. Da lui ho imparato moltissimo, mi ha portato persino in tipografia a guardare con mano come si arriva al prodotto finito.

Ho ancora tantissimo da imparare, questo è certo, ma il punto è che non vedo l’ora. Fin da bambina ho sempre disegnato, e oggi il mio obiettivo è condurre questa inclinazione al più alto livello di professionalità che posso, spingendo i miei limiti. Da ex sportiva, ma soprattutto da appassionata di discipline olimpiche, provo a fare mio il mantra di ogni sportivo: alza l’asticella ogni giorno un po’ di più, raccogli le sfide. Mettici l’anima.”