La barba e la chioma selvaggia, tenuta da un codino scompigliato, suggeriscono l’idea che Lenny, come tutti lo chiamano, non sia esattamente un tipo da ufficio.
Paesaggi rurali e aria di montagna: questa la sua comfort zone, dentro e fuori dall’ambito professionale.Il mio ufficio ad alta quota
“In effetti in ufficio ci sto stretto, l’aria aperta mi accompagna fin da bambino, e cosa c’è di meglio che salire su in cima ai tralicci per respirarla a pieni polmoni? Sono installatore e manutentore degli impianti WAdsl, quelli che erogano connessione a centinaia di famiglie e aziende, e potrei dire che arrampicarmi è il mio mestiere! Quando sono entrato in Micso ho fatto un po’ di lavoro nell’helpdesk tecnico, che mi è servito da palestra per capire le esigenze dei nostri clienti, ma ben presto ho iniziato a uscire per le manutenzioni sugli impianti, un lavoro che oltre che tecnico è anche fisico, e devo dire che non mi dispiace affatto.
La soddisfazione più grande è sapere di avere, insieme ai miei compagni, un compito cruciale, perché è da lì, dai nostri tralicci, che parte tutto! E se c’è un problema, non esistono sabati e domeniche: si parte e si va in vetta!
Questo stare più fuori che dentro l’azienda non mi ha impedito di vivere l’ambiente lavorativo di MICSO, fatto di persone giovani e collaborative, e di instaurare amicizie preziose, come quelle con Massimiliano e Agostina, che frequento anche fuori dall’ufficio.
In futuro mi piacerebbe acquisire sempre più competenze tecniche mirate, per poter spaziare nel lavoro anche in ambiti più specifici e complessi. Ho studiato da operatore informatico con specializzazione sugli impianti ethernet: ora si tratta solo si mettere in pratica tutto quello che ho imparato e andare anche oltre!
E a proposito di mettere in pratica le passioni…ho sempre amato la musica folk, i suoni epici, il fantasy, che fin da bambino hanno avuto su di me un fascino inspiegabile, quasi mistico. E allora mi sono messo a studiare la cornamusa: uno strumento dalla tecnica difficilissima, in grado di creare un suono unico, leggendario.
Beh, il mio a dir la verità non è ancora così leggendario, e per migliorare mi sono esercitato anche fuori dall’ufficio, allietando i miei felicissimi colleghi in pausa pranzo. Una gioia per le orecchie…
D’altra parte, è innegabile il fascino che certe atmosfere esercitino su di me! Credo di essere nato nel secolo sbagliato, con uno scarto di circa…1000 anni!
Il medioevo è la mia grande passione, e da più di 10 anni metto in scena rievocazioni storiche dell’epoca, prima con la Compagnia del Lupo Errante e, ora, con la GUALDANA DELL’ORSO, compagnia che ho fondato insieme ad altri amici appassionati.
Il nome prende ispirazione dalle attività di razzia che, intorno al 1200, puntavano a guastare un paese nemico e catturare i prigionieri, chiamata appunto Gualdana.
Era un po’ la “guerra” di una volta, che noi mettiamo in scena insieme a rievocazioni della vita quotidiana dell’epoca, dagli ambienti ai mestieri alle tecniche di combattimento.
Uno spettacolo particolarmente realistico che si basa sullo studio delle fonti, per poter essere il più accurati possibili nelle storie, nell’abbigliamento, negli strumenti e nel modo di usarli, nel linguaggio. Se c’è una cosa che mi ha insegnato questa attività è la cura maniacale del dettaglio, perché anche la più invisibile minuzia, se trascurata, può essere in grado di rovinare la credibilità dell’insieme.
Una massima che vale per tutto, nella vita di tutti i giorni e anche nel lavoro.
Forse anche per questo sono diventato una persona seria (si fa per dire), e guarda caso ho incontrato Sonia, la mia ragazza, che condivide le mie stesse passioni ed è per me un incredibile concentrato di stabilità e avventura.
E poi c’è la mia famiglia, il mio punto di riferimento universale di sostegno, libertà e condivisione.
Perché, checché se ne dica, penso che l’amore, in tutte le sue forme, possa essere anche molto, molto rock.”