Per capire l’importanza di Emiliano nel contesto MICSO dobbiamo andare a ritroso nella nostra storia, indietro fino alla metà degli anni '90.
Correva l'anno 1996 e un giovane sistemista di successo chiudeva la sua piccola e fiorente azienda di accessi in dial-up e iniziava una nuova avventura in un’altra azienda informatica, che da 10 anni era nata con l’obiettivo di percorrere quella rivoluzione chiamata Internet.Quell’azienda era la MICSO.
È divertendosi che si fa la Storia
“Facevo il sistemista, mi occupavo di configurare e installare modem per gli accessi internet a 33 e 56 K.
Molti di voi ricorderanno l’iconico suono di quella “telefonata” che occupava la linea fissa per collegarci ad Internet in casa!
Ben presto però si iniziò a prefigurare all’orizzonte il discorso ADSL, che sfruttava un cavo dedicato a 640K. Abbiamo visto il futuro! E l’abbiamo cavalcato… divenendo partner Telecom per vendere queste connessioni ad alta velocità. Però fin da subito sentivamo che la nostra strada non sarebbe stata solo quella. Volevamo essere indipendenti, fornire un servizio che ci permettesse di servire il cliente a 360 gradi e così, insieme all’amministratore MICSO, Riccardo Iacobone, ci siamo chiesti: perché non produrre una tecnologia simile svincolati dal cavo telefonico di Telecom? Perché non portare Internet nelle case in Wi-Fi?
Iniziarono le prime sperimentazioni, ricordo la prima antenna montata sul palo di un albero!
Era il 2004. Un anno zero in cui solo pochissimi provider in Italia, 2 o 3 al massimo, e tutti in maniera indipendente, avevano iniziato a ragionare in quest’ottica. Non mancavano le difficoltà, gli apparati wireless non funzionavano sulle lunghe distanze, ci volevano nuove frequenze. Con l’ingresso di Normando, ingegnere delle telecomunicazioni e radioamatore che ci ha aperto al mondo dei 5GHZ, questo ragionamento in germe divenne un progetto strutturato, che l’anno successivo ci portò a registrare all’ufficio brevetti un marchio nato dall’unione del concetto di ADSL con quello di Wi-Fi: era nata WAdsl.
Una tecnologia all’avanguardia gestita interamente da noi.
Eravamo pionieri di qualcosa che avrebbe cambiato il modo delle persone di connettersi ad internet.
Non mancavano le difficoltà, come quella di gestire i profili e le limitazioni di banda, o gli aggiustamenti tecnici del caso, ma ce l’avevamo fatta! È da lì che è nata tutta la moderna struttura di MICSO: gli uffici commerciali, quelli amministrativi e il reparto di front-end si sono sviluppati intorno a questo unico, grande progetto.
Non è stata solo una sfida professionale ma un grande arricchimento umano, sviluppatosi giorno dopo giorno grazie ad un ambiente lavorativo invidiabile. Con Normando, ad esempio, c’è sempre stato un confronto alla pari: ogni idea dell’uno veniva condivisa e arricchita dal pensiero dell’altro. L’ostacolo da aggirare era sempre il punto di partenza, e così via, una sfida dopo l’altra.
Da allora abbiamo percorso molta strada, il mio ruolo ha cambiato pelle, ora creo e gestisco software per il monitoraggio proattivo della rete (in pratica prevedo problemi per risolverli prima che accadano!), oltre che supervisionare tutto ciò che riguarda sviluppo software, database, gestione delle macchine, web.
La spinta però è sempre la stessa: divertirsi a superare gli ostacoli. Un approccio che ho sempre avuto, ma che mi è stato più chiaro da quando faccio sport di fatica, come corsa, mountain bike, trekking e arrampicata sulle nostre montagne abruzzesi. Cos’è lo sport se non il divertimento di tagliare un traguardo o raggiungere una vetta? Costa fatica, ma il bello è proprio lì, nel viaggio che intraprendi per farcela. Non ho mai visto il divertimento come uno svago o una distrazione, ma come uno sforzo mentale che abbiamo infinitamente voglia di fare.
Sono sempre stato animato dalla curiosità e dalla passione. Come la medicina: un pallino fin da giovanissimo che si è concretizzato, in germe, quando ho lavorato come volontario durante il post-terremoto dell’Aquila. L’anno successivo, con in tasca solo una laurea in fisica, sono andato a fare i test di medicina. Sono rientrato e da lì è iniziata una nuova avventura: sfida dopo sfida, con un solo esame riconosciuto dal titolo precedente, mi sono laureato 2 anni fa e ora sono abilitato come Co.Co.Co al pronto soccorso.
In mezzo a tutto questo, un blog aperto nel 2007 andato avanti per 15 anni, un canale YouTube da 1500 iscritti, ma soprattutto una famiglia felice con due figli ventenni.
E chissà la voglia di divertirmi in quali altri posti sconosciuti mi porterà. Dopotutto, c’è solo una cosa di cui aver paura: la morte del divertimento. Da quella scappate a gambe levate: se qualcosa vi viene a noia, non siete nel posto giusto!”